Omar Turrini Make up Artist: Investire Tempo Nella Sperimentazione Serve Per imparare

Con grande piacere abbiamo avuto modo di intervistare Omar Turrini ,

è un piacere ascoltarlo ed è subito chiaro come sia un professionista estremamente preciso e attento nella comunicazione della propria realtà lavorativa. La sua meticolosità e la sua attenzione ai dettagli si riflettono nel modo in cui realizza e presenta i suoi lavori.

Prima di iniziare, vorremmo ringraziarti per aver accettato di concederci questa intervista. Attraverso le nostre domande, speriamo di darti l'opportunità di condividere con i nostri lettori un po' di te e del tuo percorso professionale. Siamo desiderosi di conoscere meglio la tua storia e di scoprire cosa ti ha portato fin qui.

Come sei approdato nel mondo del Make up?

Dopo le scuole dell'obbligo, avevo in mente una strada insolita per un ragazzo: volevo diventare estetista. All'epoca sembrava una scelta strana per un ragazzo e così i miei genitori mi convinsero di iscrivermi ad un Istituto Alberghiero, qui scopro la pasticceria in cui ero piuttosto bravo e volendo vedere aveva già un aspetto creativo.

Una volta terminato questo percorso decido di iscrivermi all’Università e mi sposto a Bologna dove scopro una realtà molto stimolante e decido di iscrivermi a un corso di Make up a Verona, la mia città natale. Li ho avuto la fortuna di incontrare un'insegnante che non solo mi ha insegnato le tecniche del make up, inserendomi nel mondo del cinema e dei video ma mi ha aperto gli occhi sull'importanza del self-branding nel settore. Questo mi ha fatto capire che potevo trasformare la mia passione in una carriera soddisfacente.

Un giorno, mentre stavo facendo un acquisto presso lo store di Inglot a Verona che aveva appena aperto, la commessa mi ha chiesto se fossi interessato a lavorare. Ho deciso di mandare il mio curriculum non appena sono tornato a casa. Sorprendentemente, quella stessa sera ho ricevuto una risposta positiva e il giorno dopo sono stato assunto. Ho iniziato dal reparto retail, dove ho imparato molto e ho avuto numerose opportunità di crescita.

Grazie a questa esperienza, ho avuto l'opportunità di lavorare su progetti entusiasmanti e di collaborare con professionisti del settore, il che mi ha permesso di crescere sia personalmente che professionalmente. Ogni passaggio della mia carriera ha contribuito in modo significativo alla mia crescita professionale, arricchendomi con un bagaglio di conoscenze e competenze incredibile.

Ascoltando Omar, è evidente la sua capacità di assimilare informazioni e utilizzarle per migliorare costantemente nel suo percorso professionale.

Adesso, diamo il via alle domande e risposte:

Descrivi in una parola l’emozione che provi truccando.

Stress, si lo so suona strano ma quando trucco, provo stress, ma è uno stress che mi aiuta a rimanere concentrato. Mi spinge a valutare ogni passaggio e a migliorare costantemente. Quando arrivo a un punto soddisfacente, mi rilasso e lascio che le mie emozioni e la mia creatività fluiscano liberamente.

Di cosa puoi fare a meno nel make up?

Degli illuminanti, l’effetto luminoso che fa brillare il viso lo ottengo con una buona skincare.                                

Di cosa NON puoi fare a meno quando trucchi?

Della skincare e delle ciglia finte.

Due aggettivi per descriverti come Make up Artist.

Sicuramente Metodico e Schematico.

Cosa ti piace del Make up?

 Mi piace l'aspetto estetico e la possibilità di plasmare il viso attraverso il trucco e contestualizzare lo stile in base al contesto.

Il tuo focus quando trucchi?

Il mio focus quando trucco è immediato. Appena guardo la persona di fronte a me, visualizzo istantaneamente l'immagine finita in ogni suo particolare. Riesco a vedere chiaramente anche l'aspetto fotografico dell'immagine, le pose e come il viso truccato sarà valorizzato al meglio.

Aprendo la tua valigia di lavoro, scopriremmo qualche fissazione?

 Un vecchissimo pennello di Shu Uemura che mi fu regalato ed a cui tengo tantissimo, purtroppo a causa di un incidente le setole non ci sono più, ma nel mio kit non può mancare.

Vorresti dare tre suggerimenti per chi è agli inizi?

-investire tempo nella sperimentazione personale, si impara molto osservando i propri lavori e provare stili e modalità diverse

-acquistare in modo consapevole i prodotti, fermarsi e riflettere se quel prodotto serve davvero, suggerisco di prestare maggiore attenzione ad investire sull’autopromozione, il truccatore è un piccolo imprenditore

-accettare i momenti down, il nostro è un lavoro pressoché stagionale legato anche alle tendenze, è normale e fisiologico.

Hai un Make up Artist che stimi in modo particolare?

Più di uno ma soprattutto Jordan Liberty

Un fotografo con cui vorresti lavorare?

Nima Benati

Cosa ne pensi dell’Armocormia?

Credo non sia necessario ad un truccatore ma può tornare utile a chi si rivolge ai privati, è un ottimo servizio in più da offrire.

C’è qualcosa che ti piace meno in questo lavoro?

Si, non amo la forzata esposizione mediatica

Cosa vorresti nel mondo del Beauty?

Mi piacerebbe che si rallentasse un po’ dando tempo e spazio a lavori con maggiore qualità 

Grazie Omar  per questa bellissima chiacchierata, una ultima domanda: qual è il Tuo obbiettivo?

Punto a radicarmi maggiormente, ampliare e sviluppare il mio studio all'interno di un contesto formativo di spicco, con il sogno di scrivere un manuale di riferimento sul mondo del make-up. 

Lasciamo Omar convinti che il suo Manuale sul Trucco arriverà a breve e saremo i primi ad acquistarlo!